I vantaggi sono reciproci. Il tulipano bianco fruisce di una visibilità indiscussa, i suoi fratelli bianchi beneficiano del mimetismo. Buona domenica Pia. haffner
Cara Pia, foto d'incanto!!! Come vedi ci sono nuovamente, dopo l'adunata di noi alpini a Aquila, le foto giustificano la vera festa di noi alpini, nel mio blog ci sono tre post che parlano di questo. Ciao e buona settimana cara amica. Tomaso
I veri diversi si accorgono di esserlo solo quando si guardano fra gli altri, esattamente come nella significativa immagine che hai riportato, ma dentro loro non c'è alcuna stima che il loro essere sia desiderabile perché ciò che sono lo sono in modo del tutto naturale, come i talenti e le passioni che non hanno origine nella tecnica attraverso la quale possono essere soltanto perfezionati, approfonditi, confermati. Non considerano certo un privilegio essere così come sono e operano delle scelte non sempre comprensibili né popolari. C'è un mondo che vive e pulsa dentro loro le cui leggi sfuggono a qualunque conformismo. Gli anni, forse potrebbero regalare loro parte di quella coscienza, ma questo non sempre accade, e non è detto che sia un male.
Cambia solo il colore, ma non la forma e a volte sentirsi diversi (non esserlo, perché siamo tutti uguali a prescindere) crea solitudine. Un abbraccio, Pia. Nadia
Un prato immacolato di una bellezza senza fine, purezza e amore!
RispondiEliminaBuona domenica da Beatris
Più chiara di così la diversità non poteva essere!
RispondiEliminaI vantaggi sono reciproci. Il tulipano bianco fruisce di una visibilità indiscussa, i suoi fratelli bianchi beneficiano del mimetismo.
RispondiEliminaBuona domenica Pia.
haffner
pardon: rosso!!!
RispondiEliminaCara Pia, foto d'incanto!!!
RispondiEliminaCome vedi ci sono nuovamente, dopo l'adunata di noi alpini a Aquila, le foto giustificano la vera festa di noi alpini, nel mio blog ci sono tre post che parlano di questo.
Ciao e buona settimana cara amica.
Tomaso
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaI veri diversi si accorgono di esserlo solo quando si guardano fra gli altri, esattamente come nella significativa immagine che hai riportato, ma dentro loro non c'è alcuna stima che il loro essere sia desiderabile perché ciò che sono lo sono in modo del tutto naturale, come i talenti e le passioni che non hanno origine nella tecnica attraverso la quale possono essere soltanto perfezionati, approfonditi, confermati. Non considerano certo un privilegio essere così come sono e operano delle scelte non sempre comprensibili né popolari. C'è un mondo che vive e pulsa dentro loro le cui leggi sfuggono a qualunque conformismo. Gli anni, forse potrebbero regalare loro parte di quella coscienza, ma questo non sempre accade, e non è detto che sia un male.
RispondiEliminaUomo è come fai a dare la descrizione perfetta di quel che sento di essere?
EliminaEva
Cambia solo il colore, ma non la forma e a volte sentirsi diversi (non esserlo, perché siamo tutti uguali a prescindere) crea solitudine.
RispondiEliminaUn abbraccio, Pia.
Nadia