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NON È MAI TROPPO TARDI! LA BARLETTI STUDIA COME PRESERVARE LE API SELVATICHE SICILIANE
Scritto da Alberto Lo Passo | 30.Ago.2021 | Generale, Società
L’IMPORTANZA DELLE API È CRUCIALE NEGLI ECOSISTEMI DEL NOSTRO PIANETA.
A sessantatrè anni (anche se portati benissimo) conseguire un dottorato di ricerca, impegnandosi in un progetto universitario dopo 40 anni dall’aver finito gli studi non è semplice, richiede coraggio e determinazione, per di più in una università straniera e dovendo interagire in una lingua che non è la propria. Ma la dottoressa Beatrice Barletti, biologa e insegnante di materie scientifiche, conosce benissimo la lingua della biologia, ed in particolare quella degli imenotteri. E ciò l’ha certamente aiutata in questa impresa non facile.
I suoi vasti interessi in campo biologico (si è laureata in scienze biologiche nel 1987 con una tesi sui funghi), l’hanno spinta, infatti, ad approfondire lo studio delle api, tanto da decidere, nel 2018, di cimentarsi nel conseguimento di un dottorato di ricerca presso l’Università di Murcia.
Perché proprio le api? Pochi anni fa, alla Royal Geographical Society di Londra, l’Istituto Earthwatch ha affermato che le api sono gli esseri viventi più importanti del pianeta, e sono, purtroppo, a rischio di estinzione per la deforestazione massiccia, la mancanza di luoghi sicuri per i nidi, la mancanza di fiori, l’uso non controllato di pesticidi, i cambiamenti nel suolo e, in generale, il cambiamento climatico globale verificatosi negli ultimi decenni. L’importanza delle api è cruciale negli ecosistemi del nostro pianeta. Il 70% della agricoltura mondiale dipende esclusivamente dalle api e senza l’impollinazione, il principale lavoro delle api, le piante non sarebbero in grado di riprodursi e la fauna sparirebbe in brevissimo tempo. Inoltre, le api sono gli unici esseri viventi che non trasportano alcun tipo di agente patogeno.
Il lavoro scientifico condotto sul campo dalla dottoressa Barletti è il primo passo verso la conoscenza e la conservazione delle api selvatiche della Sicilia Orientale nella zona Peloritana, utile a capire quanto la presenza dell’uomo influisca su questo tipo di fauna e gettare le basi per strategie di protezione. Lo studio, durato alcuni anni, si è svolto su un vasto territorio, che va dal Parco Suburbano della Rocca di Buticari nel comune di Nizza di Sicilia (in provincia di Messina) alla Riserva naturale orientata di Fiumedinisi e Monte Scuderi (della catena dei monti Peloritani), campionando senza sosta tutte le specie di apoidei presenti nei siti indagati, ampiamente distribuite in tutto il bacino del Mediterraneo. L’abbondanza degli esemplari raccolti (con oltre settecento campioni conservati dalla Barletti nel surgelatore di casa in attesa di concludere la ricerca ed inviarli all’Università di Murcia), rappresenta un campionario significativo della diversità apistica, confermando l’elevata diversità delle api del Mediterrraneo, dovuta alla notevole ricchezza floreale e alle condizioni meteorologiche ottimali.
Questo suo intenso impegno pluriennale ha prodotto, oltre al conseguimento della specializzazione, risultati inattesi, quali la riscoperta di un esemplare di una specie di api ritenuta scomparsa dalla Sicilia, il “Lasioglossum marginatum”, (con due precedenti rinvenimenti avvenuti nel lontano 1975,segnalati in Emilia Romagna e in Umbria) e presenti in Europa solo nell’area iberica e in alcune zone circoscritte di Germania ed Austria, e la pubblicazione, su impulso della Scuola internazionale di dottorato dell’Università spagnola, di un articolo specifico sull’importante rivista scientifica europea “Journal of Apicultural Research”.
Conversare con la dottoressa Barletti è piacevole: sciolta ed elegante, cerca di mettere l’interlocutore a proprio agio scegliendo parole semplici, ma è parlando del suo lavoro di ricerca e dell’impegno profuso che il suo viso, se possibile, s’illumina ancora di più, lasciando trasparire la consapevolezza di avere realizzato qualcosa di importante e di utile. Questo suo viaggio nell’universo delle api dimoranti in Sicilia diffuse in tutto il mediterraneo, secondo la valutazione della Escuela Internacional de Doctorado dell’Universidad de Murcia, potrebbe essere un punto di partenza per una futura analisi sulla biodiversità della fauna impollinatrice, aprendo probabilmente la strada ad un lavoro di altri ricercatori, per ulteriori studi e ricerche più approfondite su questi importanti insetti.
Parallelamente al suo lavoro di ricerca, e pur con le limitazioni derivanti dalla diffusione della Pandemia, la Berletti si è dedicata anche a promuovere la conoscenza del mondo delle api, con un progetto sulla vita delle api e sull’importanza della loro esistenza avviato all’Istituto Comprensivo di Roccalumera “Giudice Rosario Livatino” , organizzando una passeggiata botanica guidata presso il Parco suburbano “La Rocca di Buticari” sul tema della biodiversità delle piante e delle api selvatiche. Inoltre, ha curato presso il Centro sociale di Roccalumera , suo comune di residenza, nell’ambito del “Mese per la gentilezza”, una sensibilizzazione della cittadinanza al rispetto della natura attraverso la conoscenza ed il ruolo delle api nell’ecosistema naturale, e siamo certi che l’attiva biologa, certamente non paga del pur notevole risultato raggiunto, saprà riservarci altre interessanti sorprese.
Che dire sorella, sei una persona forte, bella, intelligente e sorprendente , in grado di fare grandi cose. Sono davvero orgogliosa di te.
Post molto interessante.
RispondiEliminaBuona giornata.
Obrigado por acessar a TV Feudalismo Atual!!! Peço que me siga também...Gostei muito do seu blog...Abraços!!!
RispondiEliminaJuliano Carvalho Bueno - Joinville - Santa Catarina - Brasil.
Obrigado!!! Obrigado!!! Obrigado!!!
RispondiEliminaGrazie Pia
RispondiEliminaPasso per conoscere il blog , la blogger e lasciare un saluto.Interessante articolo,so di quanto impegno ci stiano mettendo in tanti per studare e savare le api,tresmettitrici di vita e di biodiversità.Grazie ancora per il passaggio da me e a presto rileggerla.
RispondiEliminaBeautiful blog
RispondiEliminaPlease read my post
RispondiEliminaCiao, un post interessantissimo.
RispondiEliminaUn sentito augurio di buon anno
Rakel
Thanks for your enthusiasm and creativity in writing this blog
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