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28 gen 2024
30 ago 2021
Segui i tuoi sogni, essi conoscono la via. (Kobe Yamada)
https://www.camminosiracusa.it/.../non-e-mai-troppo.../
NON È MAI TROPPO TARDI! LA BARLETTI STUDIA COME PRESERVARE LE API SELVATICHE SICILIANE
Scritto da Alberto Lo Passo | 30.Ago.2021 | Generale, Società
L’IMPORTANZA DELLE API È CRUCIALE NEGLI ECOSISTEMI DEL NOSTRO PIANETA.
A sessantatrè anni (anche se portati benissimo) conseguire un dottorato di ricerca, impegnandosi in un progetto universitario dopo 40 anni dall’aver finito gli studi non è semplice, richiede coraggio e determinazione, per di più in una università straniera e dovendo interagire in una lingua che non è la propria. Ma la dottoressa Beatrice Barletti, biologa e insegnante di materie scientifiche, conosce benissimo la lingua della biologia, ed in particolare quella degli imenotteri. E ciò l’ha certamente aiutata in questa impresa non facile.
I suoi vasti interessi in campo biologico (si è laureata in scienze biologiche nel 1987 con una tesi sui funghi), l’hanno spinta, infatti, ad approfondire lo studio delle api, tanto da decidere, nel 2018, di cimentarsi nel conseguimento di un dottorato di ricerca presso l’Università di Murcia.
Perché proprio le api? Pochi anni fa, alla Royal Geographical Society di Londra, l’Istituto Earthwatch ha affermato che le api sono gli esseri viventi più importanti del pianeta, e sono, purtroppo, a rischio di estinzione per la deforestazione massiccia, la mancanza di luoghi sicuri per i nidi, la mancanza di fiori, l’uso non controllato di pesticidi, i cambiamenti nel suolo e, in generale, il cambiamento climatico globale verificatosi negli ultimi decenni. L’importanza delle api è cruciale negli ecosistemi del nostro pianeta. Il 70% della agricoltura mondiale dipende esclusivamente dalle api e senza l’impollinazione, il principale lavoro delle api, le piante non sarebbero in grado di riprodursi e la fauna sparirebbe in brevissimo tempo. Inoltre, le api sono gli unici esseri viventi che non trasportano alcun tipo di agente patogeno.
Il lavoro scientifico condotto sul campo dalla dottoressa Barletti è il primo passo verso la conoscenza e la conservazione delle api selvatiche della Sicilia Orientale nella zona Peloritana, utile a capire quanto la presenza dell’uomo influisca su questo tipo di fauna e gettare le basi per strategie di protezione. Lo studio, durato alcuni anni, si è svolto su un vasto territorio, che va dal Parco Suburbano della Rocca di Buticari nel comune di Nizza di Sicilia (in provincia di Messina) alla Riserva naturale orientata di Fiumedinisi e Monte Scuderi (della catena dei monti Peloritani), campionando senza sosta tutte le specie di apoidei presenti nei siti indagati, ampiamente distribuite in tutto il bacino del Mediterraneo. L’abbondanza degli esemplari raccolti (con oltre settecento campioni conservati dalla Barletti nel surgelatore di casa in attesa di concludere la ricerca ed inviarli all’Università di Murcia), rappresenta un campionario significativo della diversità apistica, confermando l’elevata diversità delle api del Mediterrraneo, dovuta alla notevole ricchezza floreale e alle condizioni meteorologiche ottimali.
Questo suo intenso impegno pluriennale ha prodotto, oltre al conseguimento della specializzazione, risultati inattesi, quali la riscoperta di un esemplare di una specie di api ritenuta scomparsa dalla Sicilia, il “Lasioglossum marginatum”, (con due precedenti rinvenimenti avvenuti nel lontano 1975,segnalati in Emilia Romagna e in Umbria) e presenti in Europa solo nell’area iberica e in alcune zone circoscritte di Germania ed Austria, e la pubblicazione, su impulso della Scuola internazionale di dottorato dell’Università spagnola, di un articolo specifico sull’importante rivista scientifica europea “Journal of Apicultural Research”.
Conversare con la dottoressa Barletti è piacevole: sciolta ed elegante, cerca di mettere l’interlocutore a proprio agio scegliendo parole semplici, ma è parlando del suo lavoro di ricerca e dell’impegno profuso che il suo viso, se possibile, s’illumina ancora di più, lasciando trasparire la consapevolezza di avere realizzato qualcosa di importante e di utile. Questo suo viaggio nell’universo delle api dimoranti in Sicilia diffuse in tutto il mediterraneo, secondo la valutazione della Escuela Internacional de Doctorado dell’Universidad de Murcia, potrebbe essere un punto di partenza per una futura analisi sulla biodiversità della fauna impollinatrice, aprendo probabilmente la strada ad un lavoro di altri ricercatori, per ulteriori studi e ricerche più approfondite su questi importanti insetti.
Parallelamente al suo lavoro di ricerca, e pur con le limitazioni derivanti dalla diffusione della Pandemia, la Berletti si è dedicata anche a promuovere la conoscenza del mondo delle api, con un progetto sulla vita delle api e sull’importanza della loro esistenza avviato all’Istituto Comprensivo di Roccalumera “Giudice Rosario Livatino” , organizzando una passeggiata botanica guidata presso il Parco suburbano “La Rocca di Buticari” sul tema della biodiversità delle piante e delle api selvatiche. Inoltre, ha curato presso il Centro sociale di Roccalumera , suo comune di residenza, nell’ambito del “Mese per la gentilezza”, una sensibilizzazione della cittadinanza al rispetto della natura attraverso la conoscenza ed il ruolo delle api nell’ecosistema naturale, e siamo certi che l’attiva biologa, certamente non paga del pur notevole risultato raggiunto, saprà riservarci altre interessanti sorprese.
Che dire sorella, sei una persona forte, bella, intelligente e sorprendente , in grado di fare grandi cose. Sono davvero orgogliosa di te.
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16 mar 2021
Un' ape molto rara: lasioglussum marginatum
I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati su una rivista scientifica internazionale.
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27 dic 2020
26 dic 2020
5 mag 2015
22 apr 2015
Credo proprio sia cosi…...
C'è chi crede che tutto gli sia dovuto….
ma non è dovuto niente a nessuno,
le cose si conquistano con dolcezza ed umiltà.
ma non è dovuto niente a nessuno,
le cose si conquistano con dolcezza ed umiltà.
Madre Teresa di Calcutta
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8 feb 2015
24 gen 2015
Dal diario di Anne Frank
E' davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare. Eppure me li tengo stretti perché malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale: sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone: ma se guardo il cielo lassù penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità
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25 ago 2014
…….mi piace questo elogio alla Donna
Le donne forti le riconosci, non passano inosservate.
Quando camminano senti la loro presenza, quando arrivano senti che qualcosa cambia.
Non sono donne facili, perché non si accontentano, perché vogliono e cercano qualcosa di più. Non hanno paura delle sfide per trovare ciò che hanno nel cuore, non hanno paura nemmeno di soffrire per inseguire i loro ideali.
Non vogliono piacere a tutti le donne forti, vogliono piacere soprattutto a se stesse. Quando le donne forti ti guardano non vedi solo i loro occhi. C'è qualcosa di più. È la loro anima che scorgi, ha il colore del sole e la luce della luna.
Quando le donne forti si muovono non c'è solo il loro corpo ma ci sono anche i loro sogni, le loro speranze, la fiducia che hanno in se stesse e negli altri.
Le donne forti non sono come tutti gli altri, ascoltano anche il loro lato più istintivo, ridono e piangono senza vergognarsi e se ne hanno voglia si siedono per terra o camminano scalze come se fosse la cosa più normale del mondo.
Le donne forti non sono donne che non sbagliano mai ma sono donne che affrontano i loro sbagli con la forza dell'anima. I fallimenti e le sconfitte diventano terreno fertile per imparare, per migliorare. Diventano il luogo dove l'anima trova gli spazi per crescere.
Le donne forti sono in grado di vestirsi di niente ma di sembrare tutto. È la loro anima che le veste, è la forza di se stesse che le circonda. Ed è proprio questa loro presenza, a volte difficile, che merita di averle conosciute.
di Simona Oberhammer – La Via Femminile
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17 ago 2014
Un omaggio a Simone Camilli, amico del popolo palestinese
Il grazie di Gaza a
Simone: "Hai raccontato le nostre
sofferenze"
La lettera di un
maestro di storia della Striscia a Repubblica.it. "Per noi eri un
eroe, ora la nostra lotta è restare umani"
di RAMI BALAWI
Mi chiamo Ramy Balawi,
vivo a Gaza e insegno storia nelle scuole elementari. Sebbene io abbia già
perso la mia casa e parte della mia famiglia, sono davvero molto toccato dalla
perdita di Simone Camilli perché avrebbe potuto scegliere, come molti altri
giornalisti, di rimanere in un posto tranquillo e non l'ha fatto. La sua
umanità lo ha spinto verso Gaza per mostrare i fatti e la tragedia che si sta
sviluppando durante questa guerra. Qui, molti amici a Gaza come me sono scossi,
raccontano che era un uomo gentile, che amava la nostra città e che ha
provato a fare qualcosa mostrando i fatti anche mettendo a rischio la propria
vita. Per noi di Gaza, Simone non era una persona semplice ma un eroe, un
coraggioso e merita tutto il nostro orgoglio, la gratitudine per aver mostrato
le tragedie e le sofferenze avvenute durante la guerra.
So benissimo, anche
per esperienza, che queste parole sono insufficienti dinanzi a quello che
possono provare la sua famiglia, i suoi amici, gli italiani, ma ci tengo a dire
che la gente di Gaza non dimenticherà Simone perché ha perso la sua vita per
raccontare il nostro dolore durante questa guerra con Israele. Ora la nostra
lotta è per rimanere umani. Dite alla famiglia di Simone Camilli che la gente
di Gaza gli è accanto con tutto il suo affetto.
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13 mag 2014
14 feb 2014
19 gen 2014
28 dic 2013
Pensierino per il nuovo anno
"Tutti possono migliorare, a dispetto delle circostanze, e raggiungere il successo, se si dedicano con passione a ciò che fanno"
Nelson Mandela
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8 dic 2013
Bella! “Io sono il capitano della mia anima”
Dal profondo della notte che mi avvolge
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l’indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe ma l’orrore delle ombre
e ancora la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Son Io il signore del mio destino.
Son Io il capitano dell’anima
poesia scritta dal poeta inglese William Ernest Henley
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24 nov 2013
Per affrontare meglio la vita........
Se
Se riesci a non perdere la testa, quando tutti intorno
La perdono, e se la prendono con te;
Se riesci a non dubitare di te stesso, quando tutti ne dubitano,...
Ma anche a cogliere in modo costruttivo i loro dubbi;
Se sai attendere, e non ti stanchi di attendere;
Se sai non ricambiare menzogna con menzogna,
Odio con odio, e tuttavia riesci a non sembrare troppo buono,
E a evitare di far discorsi troppo saggi;
Se sai sognare – ma dai sogni sai non farti dominare;
Se sai pensare – ma dei pensieri sa non farne il fine;
Se sai trattare nello stesso modo due impostori
- Trionfo e Disastro – quando ti capitano innanzi;
Se sai resistere a udire la verità che hai detto
Dai farabutti travisata per ingannar gli sciocchi;
Se sai piegarti a ricostruire, con gli utensili ormai tutti consumati,
Le cose a cui hai dato la vita, ormai infrante;
Se di tutto ciò che hai vinto sai fare un solo mucchio
E te lo giochi, all’azzardo, un’altra volta,
E se perdi, sai ricominciare
Senza dire una parola di sconfitta;
Se sai forzare cuore, nervi e tendini
Dritti allo scopo, ben oltre la stanchezza,
A tener duro, quando in te nient’altro
Esiste, tranne il comando della Volontà;
Se sai parlare alle folle senza sentirti re,
O intrattenere i re parlando francamente,
Se né amici né nemici riescono a ferirti,
Pur tutti contando per te, ma troppo mai nessuno;
Se riesci ad occupare il tempo inesorabile
Dando valore a ogni istante della vita,
Il mondo è tuo, con tutto ciò che ha dentro,
E, ancor di più, ragazzo mio, sei Uomo!
Rudyard Kipling
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2 ago 2013
Quando
Quando la tempesta sarà finita,
probabilmente non saprai neanche tu
come hai fatto ad attraversarla
ed a uscirne vivo.
Anzi, non sarai neanche sicuro
... se sia finita per davvero.
Ma su un punto non c'è dubbio.
Ed è che tu, uscito da quel vento,
non sarai lo stesso che vi era entrato.
(H. Murakami)
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13 giu 2013
L'Infinito di Tutto e di Niente
Ho imparato che il silenzio può uccideree che le parole lo fanno in continuazione,che diciamo delle cose che non pensiamosono poi i gesti a confermarle o meno,che possiamo rendere stelle le personeo renderle una semplice nullità.Ho imparato che l'uomo travolto dalla passionedice un sacco di "stronzate",compie gesti eclatanti che sembrano "pieni",si rimangia tutto con una grande facilità.C'è gente che professa il benee sembra guidarti verso l'infinito,riempie il tuo universo di colori,di speranze, promesse e illusionilasciandoti l'infinito di niente.C'è chi dice ti amo senza conoscerne il sensochi dice ti odio ma ti riempie d'amorechi ti riempie di tutto senza lasciarti niente.C'è chi dovresti odiare ma continui ad amareC'è chi parla dell'anima calpestando la tuac'è chi insegna senza aver imparatoc'è l'infinito di tutto o di niente in ognuno di noi.
(Silvana Stremiz)
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