Oggi 22 gennaio a Novara fa un freddo polare ed è oggi che ricorre la festa di San Gaudenzio, patrono della città.
Di questo personaggio si sa poco a livello storico.Visse tra il IV e V secolo ed era originario di Ivrea. Si racconta che fu educato al cristianesimo da una nobildonna, Santa Giuliana ma fu Sant' Eusebio da Vercelli a convertirlo in maniera definitiva al cristianesimo. Divenuto sacerdote fu invitato a Novara per diffondere la dottrina e qui sarebbe morto il 22 gennaio 418.
Sono tante le leggende su San Gaudenzio, una di esse narra che nel suo giardino fiorissero le rose anche in inverno. A ricordare il "miracolo delle rose" ogni anno il 22 gennaio si tiene una particolare cerimonia: le rose di ferro che decorano il lampadario della basilica, sono pulite dal Comune e benedette dal vescovo prima della messa in onore del santo.
I novaresi sono molto devoti al loro patrono e vanno a portargli il loro omaggio. All'interno della Basilica, sulla destra prima dell'altare Maggiore, si trova lo scurolo di San Gaudenzio. Lo scurolo è un tempietto a pianta ottagonale costruito tra il 1674 e 1711, è tutto in marmo nero ( la parola scurolo indica un luogo scuro), la luce sembra spargersi solo dall'urna che custodisce le reliquie.
L'ambiente è piccolo , invita alla preghiera e alla riflessione.Se si alza lo sguardo ci si ritrova ad ammirare la volta affrescata.
Sul lato opposto della teca si compie un rito. Attraverso una grata si porge a dei volontari un proprio oggetto che viene benedetto, appoggiandolo all'urna e subito dopo viene restituito.
Fede e tradizione si mescolano insieme.
Ormai sei novarese di adozione🌹❤
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